In questo articolo il nostro amico naturopata, Paolo Biasi, ci accompagna in un viaggio di scoperta all’interno dell’affascinante e misterioso mondo dei fiori. Nella credenza popolare i fiori sono associati al decoro e alle ricorrenze, come segni propiziatori di felicità e auguri di buone cose.
I fiori di Bach devono il loro nome al medico inglese Edward Bach (1886-1936) che ne scoprì e sperimento il potere terapeutico.
I fiori di Bach offrono uno stimolo verso il cambiamento. Essi non “curano” l’individuo bensì lo aiutano ad accrescere la sua forza e la sua consapevolezza interiore, riequilibrando le vibrazioni disarmoniche alla base del disagio.
I Fiori di Bach non agiscono solo sull’emotività e sugli stati d’animo, ma anche sul corpo eterico, cioè sull’impalcatura energetica che guida, dirige e coordina le varie funzionalità del corpo (come verrà approfondito in una scheda a parte).
I segnali che le emozioni danno, sono solo dei segnali precedenti a quelli del corpo, vale a dire i sintomi fisici, perciò osservando e conoscendo l’aspetto emotivo e mentale si può correggere anche ciò che succede nel fisico.
La floriterapia non cura la malattia, ma gli stati d’animo e le reazioni agli eventi delle persone. Esempio: come reagiamo ad un determinato avvenimento: con rabbia, paura, indifferenza, scoraggiamento, ecc. La risposta che diamo all’evento o al sintomo ci indica quali fiori ci saranno utili in quel momento.
I diversi rimedi sono la somma dell’azione congiunta dell’acqua e del fuoco, visto che gli elementi terra ed aria sono già presenti nel fiore, la pianta che li ha generati è difatti cresciuta fra la terra e l’aria del cielo.
I fiori sono raccolti in una giornata di sole, messi in acqua ed esposti per tre o quattro ore al sole, oppure a seconda del metodo usato, si mettono a bollire. Una volta che l’informazione trasformatrice del fiore si trasferisce nell’acqua, a questa è aggiunto del brandy (come conservante e veicolante delle informazioni) in tal modo la vibrazione del fiore si trasferisce nel “veicolo” acqua-brandy.

Per informazione s’intende un messaggio vibrazionale positivo. Non è un concetto di principi attivi presenti nel fiore da un punto di vista chimico – fisico, ma piuttosto di principi energetici che ogni pianta possiede. Bach si basavano proprio sulla forma, sul colore e sulle particolarità di ogni pianta (sulla “signatura”) per capire il campo di utilizzo. All’epoca non esistevano laboratori per la ricerca di elementi e sostanze presenti nella pianta, allora l’intuito e la capacità di entrare in contatto con la natura stessa della pianta hanno permesso a Bach di capire quale vibrazione aveva e a cosa poteva essere utile.
A differenza di altri prodotti naturali, come ad esempio tisane e oli essenziali, essi possono essere utilizzati in totale sicurezzaanche dai soggetti più sensibili e delicati. Sono perciò indicati durante le fasi della gestazione, durante il periodo dell’allattamento così come pure per neonati, bambini, persone anziane, soggetti intolleranti o allergici al glutine e persone facenti uso di farmaci.
Molti di questi estratti vengono formulati infatti senza alcool e contengono oltretutto materie prime di origine biologica certificata.